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Nathanael West definì questo suo romanzo d'esordio "una protesta contro la scrittura". Balso Snell, il giovane protagonista, entra nel ventre del cavallo di Troia passando per "l'orifizio posteriore del canale digestivo". Dal sedere, insomma. Il suo viaggio a ritroso nel ventre del cavallo lo fa incappare in svariati personaggi accomunati da un terribile vizio: scrivere. Ma come è giusto che sia, le loro pagine si stanno inesorabilmente avviando verso un comune destino: quello di escrementi. Beffardo e irriverente, con questo libro West si liberò di un ingombrante passato letterario dando una forma nuova alla grande voglia di rinnovamento e sovvertimento dei vecchi valori che animava l'America di quegli anni. Ne è la prova anche Beano Walsh, l'artista che si finge pazzo per nascondere la sua vera follia, protagonista di uno dei racconti che completano l'edizione. (Postfazione di Mauricio Dupuis)